domenica 24 maggio 2015

L4K3, la fortuna delle corde

Si scrive L4K3 ma si pronuncia Lake, come lago in inglese. Il lago in questione - quello d'Iseo - è però tutto italiano. Bresciano per la precisione e terra, pardon acqua, dei cantieri navali Riva e dei più importanti produttori mondiali di corde marine. E' proprio qui, nelle case e nei bar affacciati ai porti del Sebino, che nel 2013 ha inizio una storia quasi rocambolesca, quella di una corda destinata a lasciare la scia, non sull'acqua però, ma nel mondo della moda.

Tutto inizia quando Massimiliano Carta si mette a intrecciare bracciali con le corde che giacciono in disuso nei magazzini dei marinai di Montisola. Allestisce una piccola società insieme ad Andrea Benaglio, che si occupa del marketing, e a Francesco Baiguini, che ci mette il capitale. Nasce così il primo braccialetto easy-chic da uomo. I tre  cominciano a tormentare amici e parenti con le loro creazioni. Ma guarda come ti sta bene! Dai, compra un braccialetto...Perché non regali uno dei miei braccialetti a Tal Dei Tali per il suo compleannoi? Il trampolino di lancio, tuttavia, lo fa internet. In un duplice senso: da un lato i bracciali cordati cominciano a circolare sui social network e sui siti di vendite on line, dall'altro per una chiamata imprevista che arriva a Massimiliano.

La Microsoft Italia per Natale 2013 decide di non regalare ai dipendenti il solito cesto con spumante e panettone. Ha in mente qualcosa di più originale: i bracciali L4K3 con i colori della ditta.
- Potete procurarceli?, chiede il responsabile Microsoft a un Massimiliano che inizialmente crede sia uno scherzo dei suoi amici, stanchi della sua malattia per i bracciali.
- Oh certo!
- Bene, allora facciamo 130mila bracciali per il mese prossimo, 30% del pagamento in anticipo e il restante 70% alla consegna.
- Perfetto, nessun problema!
Non ha ancora posato la cornetta del telefono e già nella testa di Massimiliano c'è un solo pensiero: sono fottuto.
La produzione giornaliera, tra lui e il padre, è di venti bracciali al giorno. Il che significa 560 in quattro settimane. Le mani di Massimiliano coprono il suo volto paonazzo per poi sprofondare nei capelli che fanno da pelliccia a un cervello forse troppo sprovveduto.



Ma solo gli sprovveduti rischiano. E solo rischiando si arriva alle grandi mete. Tutti, dai parenti e i compagni di Massimiliano, ai vecchietti del bar e le signore amiche della mamma, vengono reclutati per realizzare i braccialetti per il colosso dell'informatica. Microsoft paga. E bene. Tanto da dare ai tre soci di L4K3 le finanze necessarie per aprire una vera e propria attività e assoldare nuovi talenti, per lo più giovani usciti da istituti professionali e università di moda e arte.

Le richieste on line non si fanno attendere, e i L4K3 diventano il must dell'estate 2014, anche tra i vip. I bracciali iniziano a comparire nelle boutique di lusso, mentre nel frattempo cambia il team di lavoro e si amplia il ventaglio di prodotti. Non solo bracciali, che vanno sempre per la maggiore perché rispondono alle esigenze della clientela maschile, ma anche altri accessori che abbiano come materiale di base la corda. Portachiavi, cinture, borse e persino scarpe.



Alla fine del 2014 accanto a Massimiliano, l'unico rimasto dagli esordi, arriva un ragazzo tanto giovane quanto talentuoso, Alberto Premi. Lui, 22 anni, già premiato sulle passerelle fiorentine per Who is On Next? Uomo 2014, crea il modello di sneakers ispirate alla leggenda della dama bianca che, assieme alle borse di Marco Nicoli, vanno a completare la proposta L4K3 per Pitti Uomo 2015. Sia le scarpe sia le borse sono realizzate con materiali tipici del lago d'Iseo: lane, feltri, velluti e, ovviamente, le corde.





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