lunedì 21 luglio 2014

Si saldi chi può

Primi bilanci a due settimane dall'inizio dei saldi estivi. Placata la fase regressiva, l'economia ha forse smesso di fare capriole all'indietro, ma la ripresa si fa comunque desiderare. I consumi stentano a ripartire. E allora, sempre di crisi si parla.


Eppure, che siate oculati e parsimoniosi, risparmiando magari anche sul rotolo di carta igienica, o abbiate le stigmate alle mani inflitte dalla croce dei vostri acquisti compulsivi, che siate insomma le formiche o le cicale della situazione, non potete negare di aver fatto almeno un sopralluogo in un centro commerciale, alla ricerca di qualche occasione. Ecco quindi gli umori del momento.
Un'estate partita tiepida e andata raffreddandosi. Non solo per quanto riguarda il meteo, che pure incide notevolmente. Chi ha voglia, infatti, di scorrazzare per negozi con l'ombrello sempre in mano e scarpe e vestiti madidi di pioggia? E chi si prende la briga di recarsi ai grandi magazzini quando non c'è il caldo che fa agognare l'aria condizionata al loro interno? Dettagli sì, ma non irrilevanti. E così, sul 67% degli italiani che avevano dichiarato a inizio saldi di voler approfittare delle offerte, ad oggi solo il 29% lo ha fatto. Divisi a metà tra chi ha speso uguale e chi meno dello scorso anno. E' quanto emerge da un'indagine condotta da Confesercenti e Swg. Insomma, pare che  gli 80 euro del Renzi Bonus non abbiano sortito gli effetti desiderati. Almeno finché non ci saranno maggiori stabilità e garanzie per il futuro, gli italiani preferiranno appesantire i salvadanai piuttosto che i sacchetti della spesa. Secondo le indagini di Confcommercio, crescono infatti gli acquisti low cost. Un italiano su 4 ha investito solo 50 euro nei saldi, e lo scontrino medio 2014 si attesta sui 98 euro, con un aumento di appena 6 euro rispetto allo scorso anno. Un po' poco per parlare di ripresa.
Era bello non doverci pensare troppo, insomma. E lo era da entrambe le parti del bancone. Non si tratta solo di fare shopping a cuor leggero, ma anche di spendere e spendere un po'. Non a caso, ci sono molte strategie che i negozianti mettono in atto per indurre all'acquisto facile e smodato. Come posizionare merce simile vicina. Magari più o meno dello stesso prezzo. Poniamo l'esempio di un negozio di bigiotteria: se ci sono due paia di orecchini tra loro molto somiglianti, è probabile che, nello sfolgorio del locale, tra la confusione della folla, la ragazza di turno non abbia il tempo e la voglia di ponderare una scelta e li prenda quindi entrambi, perché se le piace uno è quasi scontato (di certo molto più del prezzo!), che le piaccia anche l'altro. Lo stesso dicasi per vestiti, magliette, scarpe e borse. Le donne in questo sono molto più succubi rispetto agli uomini, e non perché più inclini alla compera (beh, anche), ma perché svantaggiate dalla maggiore possibilità di scelta.


Ma non si tratta più solo di appagare la pancia. Nossignori. I ventri scoperti, abbronzati, tatuati, con al centro l'ombelico del mondo e un piercing al suo interno, non sono più di moda. Finito il trentennio spensierato a cavallo tra due millenni, è arrivata la Grande Crisi. E allora anche le tendenze si sono fatte più responsabili. Provate a pensarci. La moda dell'ecologico, quella del veganismo, della spesa a km zero,  del vintage e del riciclo. L'American way of life surclassato e rimpiazzato dalle filosofie orientali: dal Mc Donald's al sushi all you can eat. Non è che in qualche anno l'uomo si sia improvvisamente ravveduto e abbia deciso di porre fine alla scelleratezza del suo genere. E' solo una questione di necessità. E allora ecco che anche le dinamiche di acquisto e vendita, in tempi di saldi, si sono fatte diverse. La gente ci pensa due, tre, quattro volte prima di comprare. E ancor di più i commercianti prima di ribassare i prezzi. 
Infine sì, un po' ce lo chiediamo tutti, se gli esercenti non facciano come la bisbetica (ma simpaticissima) Arriette Oleson de La Casa nella Prateria, proprietaria della bottega di Walnut Grove insieme al mite consorte Nels. Ecco una loro conversazione all'inizio della stagione dei saldi:
Nels: <<Ma Arriette, i prezzi sono sempre gli stessi…>>
Arriette: <<Oh no, caro, proprio ieri li ho aumentati. E oggi, per l'inizio dei saldi, li ho ridotti!>>.



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