La famosa invasione degli Orsi in Sicilia è una storia per bambini scritta nel 1945 da Dino Buzzati per il Corriere dei piccoli, la prima rivista italiana per l'infanzia che per oltre novant'anni è stata punto di riferimento per i figli della borghesia nostrana. Ma nei prossimi anni - si spera nel 2018 - la fantasia astrattista di Buzzati sarà anche un film d'animazione in 3 D. L'idea è di Lorenzo Mattotti, fumettista e illustratore bresciano oggi residente e amatissimo in Francia.
Dopo aver affiancato Enzo D'alò in Pinocchio, Mattotti renderà vivi gli orsi che scendono dalle montagne e invadono la Sicilia per cercare il figlio rapito del loro re Leonzio. L'autore de Il deserto dei tartari aveva inventato questa fiaba per intrattenere le nipoti, e il racconto, oltre che sul Corrierino, fu poi pubblicato in un libro. Dopo averla letta in gioventù e ritrovata recentemente, il cartoonist ormai italo-francese si è sentito in dovere di rendere omaggio al suo autore preferito.
Pur essendo una storia vecchia settant'anni, La famosa invasione degli orsi racchiude temi più che mai attuali: il distacco dalla terra d'origine e la migrazione, il rapporto padre-figlio e l'ecologia. Ricorda Mattotti in una recente intervista al Corriere della sera che "gli orsi non temono i fantasmi, i mostri e i castelli stregati; grazie alla dolcezza e all'ingenuità di cui sono portatori riescono a superare le trappole ordite dagli uomini e a sconfiggerli, salvo poi cedere alla tentazione di prendere i loro stessi vizi".
La fiaba di Buzzati è moderna perché i suoi personaggi non sono figurine idealizzate, ma soggetti a tutto tondo, fatti di pregi e difetti, spalmati lungo un continuum tra il male e il bene, senza mai toccarne gli estremi. Inoltre, nonostante la sceneggiatura sia estratta dalla penna di uno dei più eccelsi intellettuali italiani, il cartone in 3 D manterrà il carattere popolare della fiaba, grazie alle illustrazioni di Mattotti, che ne faranno un film spettacolare, non una storia intima, popolato da mostri, fantasmi, cinghiali che diventano mongolfiere, gatti giganti e feroci, serpentoni che escono dal mare...
Nel '45 l'invasione in terra sicula poteva essere una strizzata d'occhio alla storia recente, un riferimento più o meno esplicito allo sbarco in Sicilia degli americani, ma anche, al contrario, alle dipartite dei nostri nonni verso Germania e Stati Uniti. Oggi la si può rileggere alla luce di un'Italia, anzi di un'Europa, che si interroga sul processo di integrazione e sulle politiche migratorie.
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