domenica 22 giugno 2014

Diffidare degli occhi

E’ un illuso chi pensa di sapere esattamente quale sia il suo aspetto. Gli occhi sono i più crudeli traditori. Arrivano a ingannare una sorella: quella mente ospitata nello stesso corpo di cui essi sono le finestre sul mondo esterno. Per questo bisogna rassegnarsi al fatto che l’immagine che di sé si vede allo specchio non è la stessa che percepiscono gli altri.
Vi è mai capitato di vedervi diversi in fotografia? E’ l’effetto di un’esternalizzazione, non solo ottica ma anche cerebrale. Ma cosa accade se quello stesso volto, quello stesso corpo, sono doppiamente filtrati? Non solo da un altro sguardo (che potrebbe essere la macchina fotografica), ma anche da un altro cervello. Si chiama ritratto. Qualcosa che va oltre la storia dell’arte e della fotografia. Qualcosa che entra nelle intercapedini dell’essere e della vita. Perché la mente, cari miei, non è per niente infallibile. Ma questo l’avrete già sperimentato o lo sperimenterete tutti, prima o poi. Ecco perché sono sempre esistiti i supporti mediatici. Appunto come ancelle per quelle funzioni che il cervello non è totalmente in grado di svolgere da solo: comunicare, ricordare, immaginare…
Ma torniamo al ritratto. I ricchi un tempo se lo facevano fare per conservare l’immagine e la memoria delle loro famiglie. Assoldavano pittori e artisti. E stavano in posa per ore intere. Poi è arrivata la fotografia e ora i genitori immortalano i loro pargoli con video e scatti dai cellulari. Rimarranno nella storia o si perderanno nel flusso di stimoli iconici che ci riempiono gli occhi ma prima o poi deperiscono?


Di certo il lato più affascinante del ritratto è che in esso si racchiude quella differenza magica e ineffabile tra realtà e percezione, visione propria e altrui, mondo interiore ed esteriore.
E al ritratto Daniela Braga, una mia amica appassionata d’arte e di fotografia, ha dedicato una serie di eventi che si stanno svolgendo nell’atelier L’altra arte di Delfina Platto. Il prossimo incontro sarà mercoledì 25 giugno, in via Nazario Sauro 20/22 (Bagnolo Mella, BS). Titolo: “Il ritratto nella fotografia”.




Ospite d’onore sarà il fotografo Erminando Aliaj, ritrattista professionista, specializzato nella moda e attivo nell’ambito della musica. Aliaj insegna all’Accademia del Lusso di Milano e nel corso della serata ripercorrerà dapprima la parte storica del ritratto nella fotografia e poi il legame con il mondo della moda. Un modo per capire, anche grazie alle opere di Erminando, le differenze tra pittura e fotografia nella ritrattistica. L’ingresso è gratuito, quindi conviene proprio farci un salto. Anche perché poi seguirà, il 9 luglio, il workshop “Riflessi allo specchio”, un laboratorio creativo in cui ai partecipanti verrà chiesto di lavorare sul proprio autoritratto.



                                                      Foto di Erminando Aliaj

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