giovedì 13 agosto 2015

Must e tormenti estate 2015

Sempre per rimanere sulle chiacchiere spicce, vi propongo il repertorio che ho scoperto quest'estate, negli scaffali dei negozi e addosso alla gente. Ecco quindi una lista di prodotti che hanno letteralmente tormentato la mia (e presumibilmente anche la vostra) estate.

- I sandali black or white con la zeppa. Sono decisamente inguardabili, tanto che la prima volta che mi sono capitati a tiro credevo fosse uno scherzo, tipo sagra del trash. Invece no, impazzano davvero. Per chi è un po' dark inside sono forse accettabili, a patto che siano portati con gonna lunga e stretta, cinturone, trucco noir e unghie smaltate di toni accesi.

- I Babasucco. Una trovata scintillante. Quanto banale. Eppure hanno invaso il web: sarà per i loro colori vivaci, sarà perché detox e integratori alimentari non possono che cavalcare le onde delle nostre spiagge, sempre più piene di donne e di uomini per cui fino a giugno l'unico sport era spostarsi da una pasticceria a un happy hour (o dal tavolo della cucina e al divano) e ora, magicamente, accolgono il miracolo di Baba. Che poi, diciamolo, tutto ciò che è bio, clean e in vetro negli ultimi anni sembra conferire fascino anche al peggiore dei buzzurri.



- Le gonne drappo. Sì, sembrano proprio uscite dalla soffitta delle sarte. Di tende, però. Sono di tessuto piuttosto pesante, con fantasie barocche. Le potete trovare a pieghe e a tubino. A me mettono caldo solo a guardarle. De gustibus poi, non disputandum est.

- I girocollo neri intrecciati. Forse starebbero bene abbinati ai sandali b&w. Melancholic trash, lo potremmo chiamare. Perché questi affari, ve lo ricordo, andavano di moda quando io ero in quinta elementare: qualcuno deve aver tentato una reminiscenza anni Novanta, sperando che facesse lo stesso effetto della disco dance.

- Le gonne a pantalone. Questo capo, non posso trattenermi, ha decisamente oltrepassato il limite della (mia) sopportazione. La gonna a pantalone, o mini-pant, è stata ripetuta in tutte le salse, anche quelle più incommestibili, quest'estate. E la faccenda sgradevole arriva quando, presa dall'entusiasmo, mi catapulto sull'appendiabiti del negozio di turno, convinta che si tratti di graziose minigonne svolazzanti e trovo l'amara sorpresa in mezzo alle gambe.

- La granita al mojito. E io che pensavo che il mojito, essendo un pestato, fosse già una sorta di granita. Invece quest'estate pare che le gelaterie per essere in la debbano avere a tutti i costi. Il che è abbastanza insensato, perché se uno ha voglia di mojito va in un bar, no?



- I costumi a fascia. Altresì detti: ammazza-décolleté. Se avete il seno piccolo, la fascia vi farà tornare ai tempi dei castelli sulla sabbia con secchiello e paletta, più o meno ferme ai dieci anni. Se avete una buona taglia, la fascia non reggerà l'importante dotazione che madre natura (o il chirurgo estetico) vi ha dato. Il vantaggio è che non ci sono spallini da togliere per prendere il sole integralmente sulle spalle e, per fortuna, alcuni modelli sono forniti di coppe e ferretti e danno quindi un sostegno maggiore.

Altro da dichiarare?


3 commenti:

  1. si, perchè tutto questo?

    Un senso lo aveva in principio, e poi si è perso nei meandri della fantasia,
    Non c'è mai stato,
    O semplicemente non l'afferro?

    No ma sul serio... disegnino???

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    1. OOps, non me ne vogliano gli avventori e gli autori di codesto simpatico giardinetto virtuale,
      causa inettiduni ed insulsaggini varie, (le sue dicono) qualcuno cerca ancora e quasi follemente un senso ad azioni che i piu' bollerebbero come stupide e senza cuore. chissà dove, e se, c'è una ragione.

      Forse se domandassi nel posto corretto,

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    2. In realtà sono pagato dall'autore per postare per sbaglio sul suo sito, in modo da far pubblicità. mi avete scoperto.

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