sabato 16 aprile 2016

Siete proprio uguali

Avete presente le ruote di scorta? Ecco, non fate caso alle ruote. Beh, nemmeno alle scorte in realtà. Non come le si intendono comunemente. Che poi c'è chi gira con la scorta e chi gira armato.

Ok, mi sto incrartando.

Immaginate di avere due magliette identiche o due orologi uguali. Che siate o meno persone scrupolose, sono certa che agireste in questo modo.




Opzione A (vale soprattutto per le magliette): le intercambio, così quando una è a lavare posso mettere l'altra. In ogni caso, non mi faccio troppi problemi a sporcarla, tanto c'è la scorta (eccola lì!).

Opzione B (vale soprattutto per l'orologio, ma non solo): ne uso prima solo uno e poi l'altro. Il primo (povero), sarà sì la novità, ma con la consapevolezza che se mai si dovesse rompere, pazienza! Tanto ne ho un altro esattamente uguale. Magari i primi giorni farò caso a non graffiarlo o non lo darò in mano al nipotino di 5 anni, ma poi al diavolo, le cose vanno vissute. Soprattutto se non si rischia di perderle.

Facciamo un passo avanti. Immaginate di avere due figlie/i, amiche/ci, cugine/i ecc. uguali. Gemelli omozigoti. Stesso corredo genetico, non ci si scappa, anche se uno vuole fare l'alternativo e l'altro il fighetto. Anche se una si tinge i capelli e l'altra se li rasa a zero. Tutti, almeno una volta, ci avete avuto a che fare e tutti:

Momento 1: "Siete U-G-U-A-L-I!"
(Ma và genio della lampada, dillo ai gameti dei nostri genitori)
"Ma come fanno a riconoscervi?"
(Ma come fai a distinguere la tua mano destra dalla sinistra?)
"Ma è vero che siete telepatiche/ci?)
(Ohssignore).



Momento 2 (quando si presume che abbiate capito di stare simpatici ai suddetti quanto i brufoli in piena adolescenza o quanto gli operatori della Tim che propongono offerte inutili proprio mentre ecco avete capito...):
"Però infondo non siete proprio uguali....Lei ha un neo sul naso e lei ne ha uno vicino alla bocca"
(che spirito di osservazione, la prossima volta ti portiamo la radiografia, così fai prima).
"Avete mai pensato di scambiarvi? Tipo con le interrogazioni?"
(Sì, come no, ci hanno anche clonato il cervello)
"Però potreste farne un business!"
(C'è gente che l'ha fatto, ma meglio fenomeni sconosciuti che fenomeni da baraccone)


Momento 3 (quando iniziate a comprendere la sofferenza del sentirsi maglietta o orologio di scorta):
"Però non siete uguali, tipo a te che musica piace? E a te?"
(Genio, tu la prima cosa che pensi quando associ una persona a un volto è la musica che gli piace?...Manco fossimo Michael e Janet Jackson).

Vi parlo da gemella. Omozigote. Il cui più grande amore, ma anche la più grande fonte di sofferenza, è stata la propria gemella. E lo è ancora (il più grande amore). Basta ipocrisie, basta buonismi: se due persone si somigliano talmente tanto da essere confuse - in un primo momento - è perché la natura a volte fa qualche scherzetto. Come chi nasce nano o gigante. E sì, non mettiamo in dubbio che sotto ci sia altro, ma non fingiamo che l'identità, quella percepita fin da bambini, prescinda dall'esteriorità.

Basta plurali che uccidono.
Basta sillogismi che farebbero accaponare la pelle ad Aristotele (Se Tizia e Caia sono gemelle e Tizia fa così, allora anche Caia deve fare così).

Non comprate magliette uguali. E ricordate che quella a cui avete dato meno cura - pensando di avere la scorta - potrebbe restringersi in lavatrice. E l'orologio potrebbe fermarsi, senza che in commercio continuino a vendere le stesse batterie.

Due gemelli sono complementari (solo tra loro e nella loro sfera più intima), proprio per questo non saranno mai uguali.



Nessun commento:

Posta un commento